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Djibril is Alive in parole e immagini


Djibril Diop Mambéty è stato tra i registi africani più influenti, i suoi capolavori hanno incantato le platee dei festival più prestigiosi e ispirato grandi maestri del cinema, come il grande Martin Scorsese. Un omaggio a lui dedicato con un libro e 3 film per ripercorrere il suo lavoro da regista, la sua poetica e parlare di attualità a 360° gradi.

Djibril Diop Mambéty shooting È stato anche un amico del Festival del Cinema Africano, d'Asia e America Latina, dove per diverse edizioni è stato gradito ospite e, dalla sua prematura scomparsa nel 1998, le sue opere vivono al Festival e nel catalogo COEmedia Distribuzione Cinema per continuare a smuovere gli spettatori e ispirare artisti e registi.

Nel 2018, a 20 anni dalla sua scomparsa, abbiamo promosso una campagna di crowdfunding per sostenere la prima pubblicazione sul regista con contributi di intellettuali nazionali e internazionali che l'hanno conosciuto, studiato e amato. Ed è così che è stato pubblicato Djibril Diop Mambéty o il viaggio della iena. La rivoluzione cinematografica di un visionario regista senegalese a cura di Simona Cella e Cinzia Quadrati con Alessandra Speciale, co-direttrice artistica del FESCAAAL in collaborazione con Associazione COE e il prezioso supporto della Cineteca di Bologna. Il libro si apre con una bellissima prefazione di Martin Scorsese ed è un'opera fondamentale per mantenere viva, e divulgare l'esperienza poetica e politica di Djibril Diop Mambéty, che fra gli anni 60 e 90 ha riposizionato lo sguardo sul cinema africano, sulle mutazioni sociali e politiche del suo paese, il Senegal, della sua amata Dakar e non solo. Tematiche ancora oggi attuali e urgenti.

 

Questo non è solo un libro necessario ma un'esperienza collettiva, che è stata resa possibile dai tanti donatori e i loro contributi.

Grazie a Antonio Augugliaro, Mafalda Albanese, Francesco Aliquò Mazzei,Valeria Alliata di Villafranca, Maria Aloni, Elisabetta Anfossi, Giulio Artom, Associazione Assaman, Simona Barranca, Gabriele Battaglia, Stefano Beghi, Andrea Belfiore, Francesca Bennet, Davide Berati, Silvia Bezoari, Nathalie Bliss, Alain Bottarelli, Carla Bottazzi, Alessandra Brivio, Venerina Burbello, Paolo Caporali, Clara Carluzzo, Cascina Casottello, Lucrezia Caterina, Marina Cella, Giulia Ceschel, Cinématequèque Suisse, Vera Compagnoni, Patrizia Conti, Carolina Da Re, Chiara Dorigati, Michela Facchinetti, Elisa Foppoli, Annamaria Gallone, Gabriele Genuino, Tania Gianesin, Andrea Ippolito, Salvatore Laforgia, Fabrizio Mantica, Annamaria Martelli, Caterina Meregnani, Simona Montisci, Silvia Motta, Marco Nicosia, Rita e Maria Teresa Orlando, Gino Perri, Pamela Perillo, Corrado Pino, Chiara Maria Poncini, Riccardo Puglisi, Manuela Pursumal, Luciano Quadrati,  Giampiero Raganelli, Stefania Ragusa, Francesca Riccardi, Paola Roccabianca, Angelo Ruta, Luigi Saronni, Cristina Specchia, Giuseppe Specchia, Renata Tardani, Roberto Tessadro, Luisella e Renato Vallini, Marco Vallini, Valeria Villafranca, Ernesto Vimercati, Marcella Zamparini, Francesca Zocchi, Marco Zuin. GRAZIE A TUTTI!

Dalle parole alle immagini in movimento.

Il libro va a completare un pacchetto di film, disponibili nel nostro catalogo, per raccontare Djibril Diop Mambéty attraverso immagini in movimento e parole.

Il libro omaggio a Djibril Diop Mambéty è quindi un gesto d’amore nei confronti di un autore rivoluzionario “che, con poche opere, continua a parlarci, a chiamarci in causa, a chiederci di compiere gesti sovversivi nel nostro presente, senza i quali non avremo il futuro.​” (Giuseppe Gariazzo, critico cinematografico e uno degli autori del libro). “Djibril Diop Mambéty o il viaggio della iena. La rivoluzione cinematografica di un visionario regista senegalese” è una raccolta di contributi di autori nazionali e internazionali che completa e arricchisce una raccolta di film unica, in Italia. 1 lungometraggio e 3 mediometraggi del regista, tra i più belli che ci ha regalato, per parlare non solo di cinema e Africa, ma anche e soprattutto di attualità, migrazioni e lotte per i diritti civili.

Hyènes

Hyènes (1992), il lungometraggio presentato in concorso a Cannes e ispirato a “La visita della vecchia signora”, dramma di Dürrenmatt che scava nei temi della vendetta, dell’onnipotenza creata dal denaro e della corruzione morale e collettiva; il titolo è disponibile in versione restaurata.

Ci sono poi Le franc (1994) e La petite vendeuse de soleil (1999), due mediometraggi di 45 minuti primi tasselli della trilogia Histoires de petites gens, che doveva raccontare personaggi comuni e storie quotidiane da un’Africa contemporanea e inedita per i tempi, sfortunatamente rimasta incompiuta.

 

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  • 12 Novembre 2019
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